
L’Associazione Medici di Famiglia per l’Ambiente, con il referente per Anagni dott. Antonio Necci e il coordinatore dott. Giovambattista Martino, rende noto l’elaborato di alcuni dati delle centraline Ancler di Anagni relativi al mese di novembre, quando è iniziato l’innalzamento delle concentrazioni delle polveri sottili.
L’Associazione Medici di Famiglia per l’Ambiente si occupa del monitoraggio delle centraline Ancler e fa una premessa: “Per le PM 10 i valori ammessi sono 35 giorni di sforamenti anno oltre 50 mcg/m3 di media giornaliera in Italia, oltre 40 mcg/m3 in Europa, oltre 25 mgc/m3 per l’OMS (Organizzazione Mondiale per la Sanità). Il limite della media annua è di max. 40 mcg/m3. Per le PM 2,5 in Italia media annua ammessa è max. 25 mcg/m3; per l’OMS è 10 mcg/m3. Per le PM1 non c’e normativa. La concentrazione ed il tempo di esposizione sono i valori significativi che correlano le PM alle malattie, molto di più degli sforamenti quotidiani che esprimono solo il superamento di un limite ma non quantificano le concentrazioni. Un conto è respirare a 51 mcg/m3, ben altro è essere esposti a 200 mcg/m3, ma per il conteggio degli sforamenti hanno la stessa rilevanza, entrambi valgono un giorno oltre il limite di 50 mcg/m3.
Le centraline sono state installate nel mese di settembre. Il periodo settembre-ottobre non ha presentato medie giornaliere elevate, in accordo con la stagionalità. Vengono riportati due grafici con le concentrazioni ed il tempo di esposizione alle PM 10 e alle PM 2,5 nelle quindici centraline Ancler di Anagni durante il mese di Novembre 2019. Il PM 2,5 è correlato con maggior precisione all’insorgenza delle malattie.
I colori indicano la concentrazione secondo la legenda in basso a sinistra. Più sono scuri, più sono in alto e più sono pericolosi. All’interno delle aree colorate è riportata la percentuale del tempo di esposizione a quella concentrazione durante tutto il periodo di riferimento. Nella parte bassa, in tabella, il numero assoluto delle ore di esposizione alla concentrazione corrispondente alla linea. Maggiore è il tempo di esposizione e più è alta la concentrazione, maggiore è il danno ed il rischio di sviluppare malattie gravi e mortali.
In sintesi dai grafici si evince che, durante il periodo esaminato, la zona di Anagni con la migliore qualità dell’aria rispetto le polveri sottili è località Monti, dove non si è praticamente mai sforato il limite, con una media mensile di PM 2,5 inferiore a 10 mcg/m3 , in località Pantanello si è registrata la media mensile più alta di PM 2,5 con 37 mcg/m3 valori simili in zona Porta San Francesco in centro città a San Bartolomeo ed ad Osteria della Fontana dove si hanno tempi minori di sforamento con concentrazioni più alte. Leggermente meglio zona Anticolana, San Bartolomeo, San Filippo, Tufano e la Zona Industriale. Decisamente meglio, escluso Porta S. Francesco tutte le zone del centro città.
Si rappresenta che i grafici diffusi sono parte degli elaborati predisposti per l’assessorato all’Ambiente del comune di Anagni, promotore del progetto e riferimento finale del servizio.
Si rammenta che tutti i dati sono disponibili in tempo reale e gratuitamente sul sito https://ancler.com e sull’app relativa. Seguiranno ulteriori diffusione degli elaborati ed incontri dedicati ed esplicativi nelle specifiche zone monitorate.”
Anna Ammanniti
Autore: Medici Ambiente
Fonte: Tg24.info – 22/01/2020