
Il dott. Antonio Necci, consigliere comunale di minoranza della lista civica Medici per l’Ambiente e dell’associazione Medici per l’Ambiente di Frosinone e provincia interviene in merito alla presunta cancellazione del presidio ambientale.
Condivisibile la dichiarazione del sindaco Natalia in merito alla recente polemica sulla delibera del Pres.s.a. Un progetto inutile già quando fu proposto nel 2017, ancor più inutile oggi, certo non pensato né allora né tanto meno oggi per l’interesse dei cittadini di Anagni. Allora bisognava favorire qualcuno, ipotizzando un servizio fotocopia già presente in via A.Fabi a Frosinone oggi rilanciando una polemica su un fatto palesemente inutile ed anacronistico. Riporto di seguito la lettera aperta che scrivemmo al sindaco dell’epoca dove smascheravamo la vera finalità del Pres.S.A.. Figuriamoci se può essere rivendicato utile oggi un pastrocchio di tre anni fa, forse un po’ di buon senso e meno protagonismo in ambiti su cui non si hanno competenze specifiche non guasterebbe. I cittadini di Anagni prima vengono presi in giro, poi vengono utilizzati per innescare polemiche sterili e dannose. L’aspetto fondamentale di questa vicenda, non sfuggito al Sindaco Natalia, è l’importanza fondamentale dello studio epidemiologico da realizzarsi nella Valle del Sacco in genere e ad Anagni in particolare per il ruolo che assume il nostro territorio all’interno del S.I.N. La conoscenza dell’incidenza delle patologie è il primo ed inderogabile atto che bisogna intraprendere per qualsiasi percorso di risanamento e bonifica. Il Pres.S.A, escluso il piano epidemiologico del DEP Lazio, ci vedeva contrari allora e ci vede contrari a maggior ragione oggi.
Lettera aperta del 27\05\2017 al Sindaco Bassetta: “l’associazione medici per l’ambiente di Frosinone e provincia ritiene etico sottolineare, informare e rendere partecipe il Sindaco F. Bassetta circa l’inutilità e soprattutto la non attinenza alla realizzazione presso il presidio ospedaliero di Anagni di un programma di prevenzione sulla salute respiratoria di adulti e bambini e sulla salute cardiovascolare degli adulti, tutto questo attraverso la cessazione del fumo, uno stile alimentare corretto, il contrasto dell’obesità e sedentarietà , la riduzione del rischio cardiovascolare e attraverso interventi di sostegno alla salute della donna e del bambino, previsti al punto B del Bur n 39 16\05\2017 è di evidenza la non congruità di quanto sopra rispetto al necessario per la salvaguardia della salute dagli inquinanti ambientali che affliggono gli abitanti di Anagni. La sciagura ambientale della valle del sacco non può, a nostro avviso, costituire una giustificazione per la replica dell’analoga struttura di prevenzione cardiovascolare già esistente presso la ASL di Frosinone diretta dal dott. Valerio Pecchioli. L’associazione ritiene addirittura offensivo l’utilizzo di fondi e risorse destinati ai malati e agli abitanti esposti agli inquinanti della valle del sacco per attività non inerenti allo scopo. Ancor più deprecabile sarebbe verificare nell’immediato futuro l’utilizzo di fondi e risorse per la realizzazione di servizi e relative carriere, né utili, né vantaggiosi per la comunità. La valle del sacco ha già raggiunto notorietà nazionale a causa delle criticità da inquinamento, speriamo che i cittadini della valle del sacco non assurgono a livello delle cronache nazionali, per essere oggetti di sperimentazione normative e vittime di altro tipo di inquinamento.”
(comunicato stampa)
Autore: Medici Ambiente
Fonte: Tg24.info – 05/01/2020