Riportiamo le concentrazione di PM 2,5 in alcune zone del capoluogo nella prima decade del mese di gennaio 2021 confrontate con quelle dello stesso periodo del 2020.

Il riferimento è al PM 2,5, piuttosto che al PM 10, perché il PM 2,5 è correlato con maggior precisione all’insorgenza delle malattie, è il marcatore comunemente usato dalla comunità scientifica internazionale e presenta le caratteristiche più confacenti ai peculiari interessi medico-scientifici dell’Associazione dei Medici per l’Ambiente.

Secondo la normativa per le PM 2,5 il valore limite ammesso in Europa è di 25 mcg/m3 quale media annua, di 10 mcg/m3 per l’OMS. La concentrazione ed il tempo di esposizione sono i valori significativi che correlano le PM alle malattie, molto di più degli sforamenti quotidiani che esprimono solo il superamento di un limite ma non quantificano le concentrazioni.

La capacità patogenetica del PM 2,5 è concentrazione dipendente, più sono alti i valori maggiori i rischi di sviluppare malattie molto gravi e spesso mortali, secondo proiezioni matematiche dimostrate e definite. A tutti è dato di comprendere i danni per la salute quando si è esposti a concentrazioni di PM 2,5 che sono 20 o 30 volte il limite ammesso dall’OMS. Siamo medici e parliamo da medici, cercando di estrapolare e diffondere, dall’innumerevole massa di dati di cui disponiamo, concetti semplici, comprensibili ai più, da cui discendano comportamenti adeguati e di salvaguardia per la salute. Considerato che il sistema di rilevazione ANCLER permette di avere in immediato i valori delle PM, vista la ciclicità delle variazione delle concentrazioni delle polveri nel corso della giornata, l’invito è a programmare e modulare le attività tenendo conto delle indicazioni fornite.

Concentrazioni di PM 2,5 nella prima decade di Gennaio Anno 2020 e 2021 rilevazione con sistema Ancler

Nel grafico i colori indicano la concentrazione secondo la legenda in basso a sinistra. Più sono scuri, più sono in alto e più sono pericolosi. All’interno delle aree colorate è riportata la percentuale del tempo di esposizione a quella concentrazione durante tutto il periodo di riferimento. Nella parte bassa, in tabella, il numero assoluto delle ore di esposizione alla concentrazione corrispondente alla linea. Tanto maggiore è il tempo di esposizione, tanto più alta è la concentrazione, tanto maggiore è il danno ed il rischio di sviluppare malattie gravi e mortali.

In tutte le zone considerate nel 2021 rispetto al 2020 si registra una riduzione del tempo di esposizione alle concentrazioni più elevate di PM2,5, con una maggior significatività alla Villa Comunale.

Autore: Giovambattista Martino

Fonte: Fonte: Associazione Medici per l’Ambiente 10/01/2021