– 23/06/2021 Radio Cassino Stereo –

L’Associazione Medici di Famiglia per l’Ambiente di Frosinone e Provincia denuncia la grave situazione ambientale del territorio (Valle del Sacco) e le ripercussioni sulla salute della popolazione residente.

di redazione RCS

Aumentano i pazienti colpiti da malattie a cuore, polmoni, cervello: i killer sono le polveri sottili”; per questo i medici di famiglia propongono l’attivazione di un nuovo modello di rilevazione delle PM, chiesta con una lettera ai Ministri Roberto Cingolani e Roberto Speranza.

Nella Valle del Sacco sono emersi dei quadri clinici preoccupanti: un aumento delle patologie respiratorie, cardiovascolari e cerebrali; più frequenti riacutizzazioni bronchitiche e crisi d’asma; malattie cardiovascolari ipertensive, ischemiche, aritmiche” sottolinea Teresa Petricca, specialista pneumologo.

L’analisi

L’inquinamento della provincia è iniziato negli anni ’60, quando lo sviluppo economico del Paese ha provocato una riconversione economica dall’agricoltura all’industrializzazione, un processo che però in questa zona ha avuto un approccio selvaggio, senza rispetto per il territorio. È nato così un importante distretto industriale, soprattutto chimico, ma con un sovraccarico di inquinanti che negli anni hanno contaminato aria, terreni e falde acquifere.
Se per una bonifica di suolo e acque sono necessari diversi decenni – aggiunge l’associazione dei Medici di Famiglia – più incisivo può essere un intervento sull’aria attraverso la riduzione di emissioni.
L’urgenza è evidente: basti pensare all’elevato numero di donne che si ammalano di cancro alla mammella pur senza fattori di rischio, in una forma peraltro più metastatizzante e meno rispondente alla chemioterapia e alla grave piaga dei danni riproduttivi dei giovani maschi della Valle del Sacco”.

Il progetto e la proposta

L’Associazione Medici di Famiglia per l’Ambiente di Frosinone e Provincia raccoglie diverse professionalità tecniche e scientifiche autoctone quali medici, ingegneri, informatici, associazioni pazienti, amministrazioni locali; concreto impegno della società civile con l’obiettivo primario della tutela della salute.
Un primo risultato è già stato raggiunto: la creazione di un modello efficace di monitoraggio delle polveri, il sistema ‘ANCLER’.
Grazie all’Associazione è stato possibile applicare delle centraline multiple di rilevamento delle PM10, PM2,5 e per la prima volta delle PM1 – evidenzia la Dott.ssa Petricca – Si tratta di centraline a lettura ottica, di basso costo, peso limitato, collegate ad una piattaforma digitale, fruibili ovunque e da chiunque ne voglia fare uso, anche personali. Rappresentano uno strumento pratico, semplice ed immediato per accedere ai dati della condizione dell’aria attraverso applicazioni consultabili dal cellulare, per una migliore fruibilità dell’aria in funzione delle attività quotidiane.
La conoscenza delle differenti concentrazioni di PM nelle diverse aree può costituire il punto di partenza per la ridistribuzione del traffico cittadino ad esempio, oppure il metodo per individuare aree da adibire a parchi giochi o alla vita sociale degli anziani. Il progetto è stato prioritariamente condiviso dalle Amministrazioni comunali di Frosinone ed Anagni. L’auspicio è che sia un punto di partenza per un’inversione di tendenza che coinvolga tutto il territorio. Ora serve ancora una più ampia diffusione e coscienza della situazione”.

Fonte: Radio Cassino Stereo 23/06/2021