Presumere che il lavaggio stradale sia la ricetta per combattere l’inquinamento da polveri sottili, costituisce una esemplificazione sottesa dalla non conoscenza degli scarsi risultati ottenuti con precedenti e validate sperimentazioni. Siamo tutti consapevoli che il lavaggio possa essere comunque utile, ma non delegabile alla risoluzione problema inquinamento aereo da PM.

Diversa considerazione è quella espressa, guarda caso, dall’Unione Petrolifera che afferma che “interventi anche modesti sulla pulizia e manutenzione delle strade cittadine, darebbero risultati di gran lunga superiori in termini di abbattimento delle emissioni di PM10…rispetto agli effetti praticamente nulli derivanti dal blocco delle auto diesel…”. L’Unione Petrolifera quando afferma che in larga percentuale il particolato dipende dal deterioramento degli pneumatici, dei freni e del manto stradale e solo in piccola parte dagli scarichi delle auto, privilegia l’effetto del lavaggio stradale rispetto il blocco delle auto, che da sempre si muovono consumando carburante che, qualcuno, ovviamente, commercializza. Comprensibile che ognuno porti l’acqua al proprio mulino.

La Regione Veneto, al fine di stanziare quanto l’operazione del lavaggio stradale potesse incidere sulle concentrazioni in aria di PM, ha realizzato un progetto il cui risultato sull’impatto ambientale, ha dimostrato:
1. a Vicenza, un modesto effetto di riduzione delle concentrazioni di PM10 in aria, variabile tra il 7 e il 17% di diminuzione media delle concentrazioni durante il tempo relativo alla sperimentazione;
2. a Mestre, in alcuni casi ed in misura modesta, si è evidenziato un risultato di breve durata, con esaurimento nell’arco di un giorno;
3. a Padova non è stato possibile affermare, con accettabile significatività, che la sanificazione stradale sia stata positiva sulle concentrazioni di PM10 e benzo(a)pirene nell’aria.

Solo a Frosinone il lavaggio risulterebbe……. miracoloso!

dott.ssa Teresa Petricca, responsabile scientifica Associazione Medici di Famiglia per l’Ambiente