La produzione di rifiuti organici della città di Frosinone è di circa 3.000 (tremila) tonnellate annue, mentre per tutta la Ciociaria è di 35.000 (trentacinquemila) tonnellate annue. Nonostante ciò per la Valle del Sacco sono già partiti gli iter autorizzativi per ben 4 (quattro) biodigestori, deputati al trattamento di circa 300.000 (trecentomila) tonnellate annue, valore ben 10 volte superiore alle necessità del territorio.

Tutto ciò sta avvenendo in sordina e con il riconoscimeto “culturale” di Lega Ambiente di Frosinone, che, speriamo per loro, forse in buona fede o, chissà, per ossequio a chi, continua a parlare di “una tecnologia migliore e meno impattante per trattare la frazione organica”. Non siamo a discutere o negare la tecnologia di impianti più o meno avanzati a noi non necessari, ma a ribadire che tali impianti presentano delle problematiche insite quali, tra le tante, “le emissioni fuggitive”, come, peraltro, da citazione sfuggita addirittura al sig. Ceccarelli presentatore, per Lega Ambiente, di un video.

Ricordi Lega Ambiente che il biodigestore di Frosinone, insiemi ai biodigestori richiesti per la Valle del Sacco, realizzeranno un’invasione di rifiuti sul nostro territorio già SIN (Sito di interesse nazionale necessitante di bonifica), che per sua triste ed inaccettabile prerogativa non può permettersi di aumentare la già nota, a livello nazionale, criticità ambientale.

Non insista il Ceccarelli, a mezzo stampa, a dichiarare che le PM 10 (polveri sottili) emesse dal biodigestore sono irrisorie, a giustificare l’innocuità e la purezza di tali impianti. Traspare un atteggiamento superficiale e poco attento che può sfociare in una mistificazione deleteria per la salute e la vita della gente.

L’Associazione Medici di Famiglia per l’Ambiente nell’informare che già nei giorni precedenti Frosinone ha realizzato livelli altissimi di concentrazioni di polveri sottili, che nella zona di Madonna della Neve hanno raggiunto valori insostenibili fino a 230 mcg/m3 e di cui è stata data ampia e pubblica diffusione, non ha mai dichiarato che le polveri sottili PM 10 emesse dal biodigestore siano in concentrazione elevata.

I Medici hanno invece costantemente sottolineato che le sostanze tossiche proprie delle “emissioni fuggitive” del biodigestore, cosa più grave per la nostra realtà, si legano alle polveri sottili esistenti ed oltremodo rappresentate nella nostra aria, a costituire il particolato secondario. Per mezzo delle polveri sottili, trasformate in particolato secondario, quelle stesse molecole mefitiche e fuggitive arrivano nel profondo del nostro polmone, innescando malattie.

Riassumendo: le nostre polveri sottili, già di per sé pericolose, diventano estremamente più attive e reattive nel determinismo della malattie grazie alle emissioni fuggitive tipiche dei biodigestori, con cui si legano in una reazione secondaria. A proposito di malattie vogliamo ricordare con rammarico che Lega Ambiente di Frosinone, nel corso del tendenzioso video propagandato, non ha mai espresso preoccupazione alcuna sullo stato di salute attuale e futuro della nostra popolazione. In nessun momento del video trasmesso, è stata pronunciata la parola SALUTE e/o SALVAGUARDIA.

L’Associazione dei Medici per l’Ambiente ha fatto proprio il compito di far chiarezza e rappresentare una irriverente propaganda, che tralascia di segnalare o minimizza alcuni processi propri della biodigestione, deleteri e fonte di possibili conseguenze per i cittadini di Frosinone e della Valle del Sacco.

Sul biodigestore di Frosinone si stanno contrapponendo due fronti con posizioni chiare e nette, probabilmente inconciliabili. Da una parte chi difende la salute, le condizioni di vita e vuole tenere lontano in ogni modo le malattie, dall’altra chi difende il profitto e gli interessi, sprezzante del benessere di una comunità intera, chiamata, ancora una volta, a pagare un prezzo altissimo, senza saldo: neppure la ripresa occupazionale.

Ora più che mai è necessaria una scelta di campo: salute di tutti o profitto di pochi.

Dott.ssa Teresa Petricca – pneumologo – Responsabile Scientifico Associazione Medici Ambiente

Autore: Teresa Petricca

Fonte: Fonte: Associazione Medici per l’Ambiente 22/11/2020